FESTIVAL DELLA SCIENZA

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ScienzaViva al Festival della Scienza di Genova
23 ottobre - 3 novembre 2003

Il primo impatto dei nostri ragazzi col pubblico di Genova è avvenuto con i bambini di un asilo. E' stato un approccio piuttosto morbido che ha abbassato molto l'ansietà dell'esordio ed ha sciolto i ragazzi anche qualche impaccio. Il programma delle visite scolastiche non era fitto e ciò ha permesso di aver tranquillità per conversare con i piccoli ma esigenti visitatori. I bambini si sono rivelati più intuitivi di quanto si potesse immaginare e, sorvegliati dalle loro maestre attente e decise, hanno partecipato quasi da adulti al dialogo dimostrativo.
       

Subito dopo è iniziato un flusso di gente sempre più numeroso che ha raggiunto il migliaio al giorno nella fase finale della manifestazione. Colpiva la delicatezza dei modi dei genovesi. Era altrettanto evidente il loro stupore di trovarsi di fronte ad oggetti della scienza, curiosi e intriganti. Eppure Genova è una città importante, città della cultura Europea nel 2004! Oltre agli alunni e alla gente comune, fin dal primo giorno sono giunti in visita numerosi insegnanti. Per gli insegnanti la mostra costituisce in genere l'occasione per un confronto tra la didattica scolastica e quella non scolastica.

Le ore di visita alla nostra collezione sono una sorta di corso di aggiornamento a tutto campo sui metodi e i materiali didattici. Per tale ragione, molti vogliono conoscere tutti gli aspetti della mostra, i costi, l'organizzazione del trasporto, la preparzione delle guide, ecc., e ci chiedono se è possibile ospitarla nella loro scuola o nella loro città. A Genova è ciò accaduto nei primi giorni con insegnanti di Alessandria, Pavia, Gallarate, Savona. Ma in seguito con molti altri, e ciò può essere considerato come una verifica indiretta che il Festival ha richiamato persone da tutta l'Italia.

La stampa, le televisioni e i siti internet locali, valutando il gradimento del pubblico, hanno collocato la nostra collezione tra le più attraenti del Festival. Identica valutazione si è avuta anche a livello nazionale con Rai TRE, La 7 e RAI Educational - che ha addirittura svolto un lungo documentario sulla manifestazione. Nel corso di questo documentario è stato chiesto a Bo in che modo il Festival coniugasse arte e scienza ed egli non ha trovato di meglio per rispondere se non cominciando proprio dalle caratteristiche costruttive degli exhibit de "Le Ruote Quadrate". E questo può essere considerato un grande onore non solo per noi soci di ScienzaViva, che li proponiamo in tutta l'Italia, ma anche per il nostro artigianato.

 
 
L'impegno derivante dalla funzione di guide de "Le Ruote Quadrate" ha assorbito gran parte del tempo dei ragazzi e dei docenti accompagnatori come si può leggere anche nell'appendice. Tuttavia è stato possibile concedere ai ragazzi anche alcuni momenti di svago e la possibilità di visitare le altre mostre, in particolare «L'acquario», «Le meraviglie della scienza», «Semplice e complesso», «La città dei bambini», «Il presente e il futuro secondo Telecom Italia» con il famoso segway , il biciclo per i spostamenti in città. Di ritorno .a .Calitri, il .15. novembre,

per ringraziare i ragazzi per il grosso sforzo compiuto e per rendere partecipe l'ambiente scolastico dell'impresa e dei risultati dell'importantissimo avvenimento, ScienzaViva ha raccolto intorno a sé in una festa, tutti i protagonisti della missione Genova, i loro genitori, i docenti delle scuole coinvolte, il Preside dell'Istituto "A.M. Maffucci" di Calitri Antonio De Gianni e infine gli artigiani e i tecnici che hanno sempre fornito aiuto nella realizzazione degli exhibit. Nel corso della serata sono stati proiettati i video tratti dalle trasmissioni televisive che hanno descritto la partecipazione di ScienzaViva al Festival di Genova e quelli ottenuti dalle nostre stesse riprese con la telecamera. E' stato servito un ricco buffet, i ragazzi hanno allietato gli ospiti con musiche e si è ballato in grande spirito di gioia.

In appendice vengono riportati integralmente i resoconti scritti da alcuni ragazzi che hanno compiuto l'esperienza di explainer. Essi sono spontanei e non sono stati rivisti dai loro docenti. In parte sono considerazioni ovvie, tuttavia testimoniano la realtà vissuta, in parte, però, documentano il punto di vista di una componente importante della missione che completa il contenuto di questa relazione.

Relazioni di alcuni ragazzi che hanno compiuto l'esperienza di Explainer