Dischi di Benham
All'estremità di alcuni trapani a mano fissati in
verticale su di un tavolo, sono disposti dei dischi di Benham,
ovvero delle particolari figure composte esclusivamente
di parti in bianco e nero, come spicci ed archi. Mettendo
in rotazione uno dei dischi si può notare che su
di esso appaiono anelli colorati. Questa illusione ottica
deriva dal fatto che, nella rotazione, le parti bianche
e nere della figura stimolano in maniera speciale l'apparato
visivo, in particolare i coni, le cellule fotosensibili
della retina addette alla visione del colore. Vi sono tre
tipi di coni: uno è più sensibile alla luce
rossa, un altro alla luce verde ed il terzo alla luce blu.
Ogni tipo di cono ha una differente latenza, il tempo che
impiega a rispondere ad un colore, ed un differente tempo
di persistenza, la durata della risposta dopo che lo stimolo
è stato rimosso. I coni sensibili al blu, ad esempio,
sono i più lenti a rispondere (hanno un tempo di
latenza più lungo) e rispondono più lungo
(hanno un più lungo tempo di persistenza). Concentrandosi
su di una determinata area del disco rotante, si ricevono
alternativamente lampi di bianco e di nero. Ad un lampo
bianco rispondono tutti e tre i tipi di coni e il sistema
occhio-cervello vede il colore bianco solo quando questi
rispondono allo stesso modo. Il fatto che alcuni coni rispondano
più rapidamente di altri, e che alcuni coni rispondano
più a lungo di altri, conduce ad uno squilibrio che
spiega in parte perché vengano osservati i colori.
Poiché nelle diverse posizioni radiali gli archi
neri hanno differenti lunghezze, il ritmo dei lampi da essi
prodotti sulla retina risulta diverso, per cui si percepiscono
anelli di colore diverso spostando lo sguardo dal centro
verso il bordo del disco.
La spiegazione del fenomeno, in realtà, è
più complessa di questa. Resta ancora da chiarire,
infatti, perché i colori non appaiono, se gli archi
neri sui dischi di Benham non sono anche sottili.
Benham,costruttore di giocattoli dell'800, notò la
formazione di colori su una trottola, alla quale aveva applicato
un disegno in bianco e nero.
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