Luce polarizzata
Questo esperimento permette di capire cosa accade quando
la luce passa attraverso filtri polarizzatori. Se si prende
un capo di una corda e lo si scuote, si forma un'onda trasversale
che procede fino all'altro capo. La luce può essere
pensata come un insieme di queste onde.
Normalmente la luce non è polarizzata: cioè
è composta da onde che vibrano in tutte le direzioni.
Nella luce polarizzata, invece, tutte le onde vibrano nella
stessa direzione.
Un filtro polarizzatore lascia passare le onde luminose
che vibrano in una certa direzione e assorbe tutte le altre.
L'onda luminosa che lo attraversa si comporta come una corda
vibrante che passa attraverso gli spazi di una palizzata,
cioè una corda che oscilla solo in verticale. Se
si facesse passare questa corda attraverso una fenditura
orizzontale essa urterebbe contro i lati superiore e inferiore
della fenditura e smetterebbe subito di vibrare.
Tuttavia, se si inserisse un'altra fenditura - subito dopo
la palizzata e in diagonale rispetto ad essa - qualcosa
del movimento ondulatorio riuscirebbe a passarvi. Poiché
la corda vibrante in diagonale ha una componente orizzontale
che può passare attraverso una fenditura orizzontale,
in definitiva, qualcosa del movimento ondulatorio originario
finirebbe per trasmettersi oltre la fenditura orizzontale.
Questo spiega perché, ponendo in sequenza due filtri
che polarizzano la luce lungo direzioni diverse, è
possibile osservare una ridotta intensità luminosa.
Nel caso limite di direzioni ortogonali essi fanno da schermo
totale. I filtri polarizzatori permettono anche di osservare
il fenomeno della rifrazione che avviene quando un fascio
di luce polarizzata attraversa oggetti trasparenti come
una lastra di vetro ricoperta da diversi strati di nastro
adesivo.
Quando la luce passa attraverso il cellophane del nastro
adesivo, le vibrazioni delle onde cambiano direzione. L'angolo
con cui variano le direzioni di vibrazione delle onde dipende
dalle rispettive lunghezze d'onda. La variazione subita
dalla luce blu, ad esempio, è maggiore di quella
subita dalla luce rossa. In definitiva, quando la luce riemerge
dal materiale trasparente, i colori non stanno più
vibrando tutti nella stessa direzione. Il filtro polarizzatore
blocca alcuni colori e ne fa passare altri.
Anche il vetro del display di un cellulare è un filtro
polarizzatore. Senza di esso non si vedrebbero i caratteri
sottostanti. Un prisma o una goccia di pioggia scompone
la luce e la ordina secondo le sue lunghezze d'onda, cioè
secondo i suoi colori. L'arcobaleno si produce in questo
modo.
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